Cambio valuta e pagamenti internazionali:

Il cambio valuta (fx) e i pagamenti internazionali sono un tema rilevante per le PMI in Italia. Con circa 4,3 milioni di aziende, il panorama delle PMI in Italia è ampio. L’80% di tutte le aziende italiane che esportano sono PMI (con ca. 50 milioni di euro di fatturato annuo) e rappresentano il 30% del PIL. Anche le aziende che importano dall’estero sono numerose, per cui la necessità di fare cambio valuta è all’ordine del giorno.

Ecco le opzione che hanno le PMI italiane per le transazioni in valuta estera:

• amnis
• Kantox
• iBanFirst
• Corpay
• Convera (WU)
• Revolut
• Ebury
• Wise
• Banche tradizionali

Le aziende dovrebbero considerare i seguenti 10 criteri per scegliere il partner giusto per il cambio valuta e i pagamenti internazionali:

1. Quali sono le commissioni per transazione? Molti servizi non sono trasparenti al riguardo e le commissioni possono variare notevolmente per ogni operazione, a seconda del volume scambiato. Questo rende impossibile un calcolo e una pianificazione adeguata.
2. Quali coppie di valute sono supportate dalla piattaforma?
3. È possibile effettuare anche pagamenti? Alcuni fornitori limitano il loro servizio allo scambio valuta, il che richiede transazioni aggiuntive tra il fornitore e la banca, e spesso anche un conto aggiuntivo in ogni valuta ad un costo aggiuntivo. Queste transazioni in più tra la banca e il provider fx costano anche tempo addizionale.
4. È possibile inviare più pagamenti tramite il file di pagamento pain.001? Questo punto è spesso trascurato, ma farà risparmiare al vostro team contabile molto tempo e grattacapi.
5. Come si possono esportare le informazioni di pagamento dallo strumento? Camt.053 è lo standard europeo per la comunicazione tra istituti di pagamento e strumenti contabili. Il supporto dei file camt renderà molto più semplice la registrazione di queste transazioni, che in alcuni sistemi può anche essere automatizzata.
6. Come si integra la soluzione con il vostro sistema esistente? Un software moderno dovrebbe comunicare con altri strumenti senza la necessità di caricare e scaricare file manualmente.
7. Su quale segmento di clientela si concentra il provider? La vostra azienda fa parte di questo gruppo target?
8. Il fornitore offre una soluzione per i pagamenti peer? Questo vi permetterà di creare la vostra rete di pagamenti e di spostare denaro in tutto il mondo istantaneamente a costo zero, senza i limiti del sistema bancario esistente.
9. Il fornitore offre anche conti IBAN per ricevere i pagamenti?
10. Il fornitore ha le capacità per supportare ulteriormente la vostra attività nell’implementazione di strategie di copertura, swap di valuta e operazioni a termine?

Di seguito troverete una panoramica completa dei provider di cambio valuta per le piccole e medie imprese in Italia:

1. amnis – la soluzione digitale end-to-end per i pagamenti internazionali delle imprese

amnis offre alle aziende la piattaforma più semplice, veloce ed economica per i pagamenti internazionali. Per soddisfare questa ambizione, le transazioni in valuta estera sono sempre pensate dal punto di vista dell’azienda e la soluzione inizia dove le aziende entrano effettivamente in contatto con valute estere: quando pagano le fatture in valuta estera e ricevono i pagamenti dei clienti.

A differenza della maggior parte degli altri fornitori, il margine sul tasso di cambio è fisso per ogni cliente, indipendentemente dal fatto che un giorno vengano scambiati 1’000 euro e il giorno successivo 500’000.

amnis può fornirvi tutte le valute negoziabili in tutto il mondo, i tassi di cambio valuta possono essere fissati con un certo numero di giorni di anticipo e il vostro conto bancario può essere addebitato alla data di valuta, in modo completamente automatico. Con amnis è possibile negoziare le valute anche durante il fine settimana, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e ricevere pagamenti in più di 20 valute da oltre 180 paesi con i propri conti in valuta estera. Inoltre, amnis offre una rete peer-to-peer con la quale è possibile effettuare trasferimenti gratuiti in tempo reale in qualsiasi momento.

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2. Kantox – strategie di copertura automatizzate

Kantox sta sviluppando soluzioni di gestione automatizzata delle valute che consentono alle aziende di automatizzare il flusso di lavoro FX end-to-end, eliminare i rischi e sfruttare le valute estere per la crescita.

Il mercato di riferimento sono le aziende più grandi che hanno un’esposizione ai cambi e non hanno le competenze necessarie per introdurre strategie di copertura efficaci.

Gli uffici principali sono a Londra e Barcellona, dove coprono principalmente i clienti europei. Dal 2019 esiste una partnership strategica con BNP Paribas.

3. iBanFirst – per le aziende più grandi con un numero elevato di pagamenti

iBanFirst si è posizionato come partner per le aziende più grandi, in particolare per le società con elevati volumi di pagamenti in valuta. Tuttavia, i margini di cambio possono essere poco trasparenti e possono variare da cliente a cliente.

Una funzione intelligente, il cosiddetto “Payment Tracker”, nonché soluzioni di deposito fanno parte dell’offerta di iBanFirst. I clienti hanno la possibilità di negoziare contratti a termine, ma quando prenotano i forward fx manca la trasparenza, soprattutto sui punti a termine. Inoltre, i clienti dipendono fortemente dal loro account manager per l’esecuzione delle transazioni fx forward. Purtroppo, i prezzi e i margini sono disponibili solo su richiesta, in contrasto con la trasparenza dichiarata da iBanFirst. Inoltre, i clienti non sono in grado di eseguire pagamenti in blocco tramite upload e l’integrazione con i sistemi di contabilità è molto limitata.

4. Corpay – il fornitore americano per grandi aziende

Corpay (ex Afex), che appartiene al conglomerato statunitense Fleetcor Technologies, offre soluzioni per le transazioni di pagamento dal 1979. Oltre alle transazioni in valuta estera, l’azienda elabora pagamenti di vario tipo, compresi gli assegni bancari.
La recente integrazione di Afex in Corpay comporta alcuni cambiamenti strategici e in futuro l’azienda intende concentrarsi principalmente sulle grandi aziende con elevati volumi di valuta estera.

5. Convera – il più antico fornitore di servizi finanziari in circolazione

Convera, precedentemente denominata Western Union Business Solutions, è stata venduta a Goldfinch Partners e The Baupost Group per 910 milioni di dollari all’inizio di quest’anno. I due gruppi vogliono trasformare l’azienda in qualcosa di più che semplici soluzioni di scambio e pagamento.

Western Union è presente sul mercato dal 19° secolo ed è probabilmente il più noto operatore di trasferimento di denaro a livello mondiale. Con i nuovi investitori, Convera riallineerà la propria strategia commerciale come ha fatto Corpay negli ultimi tempi.

6. Revolut – la banca sfidante britannica

Con oltre 350’000 clienti, Revolut è di gran lunga la banca per smartphone più popolare in Europa. I privati apprezzano la carta di debito gratuita e i tassi di cambio favorevoli.

Con Revolut Business, la startup, che opera con una licenza di moneta elettronica lituana, offre anche un servizio esplicitamente rivolto alle piccole imprese: Il conto business è multivaluta e, a seconda del piano premium scelto, c’è una franchigia limitata entro la quale le valute estere possono essere cambiate al tasso interbancario.

Tuttavia, con una franchigia di soli 10’000-50’000 CHF al mese al tasso preferenziale (a seconda del piano tariffario scelto), l’offerta è chiaramente rivolta alle piccole imprese che effettuano solo pagamenti occasionali in valuta estera. Al di sopra di questa cifra, si applica un supplemento dello 0,4%, che mette rapidamente la migliore offerta di Revolut Business alla pari o probabilmente più costosa di quella di amnis.

Come azienda che opera in Italia, dovete anche sapere che Revolut attualmente fornisce solo IBAN britannici.

7. Ebury – soluzioni finanziarie che facilitano il commercio internazionale

Ebury è stata fondata nel 2009 a Londra e attualmente impiega oltre 1’000 persone e serve circa 30’000 clienti.

L’attenzione principale è rivolta alle PMI di maggiori dimensioni che necessitano di finanziamenti commerciali e di scambi con l’estero per il commercio internazionale. La Banca Santander ha effettuato un investimento sostanziale di oltre 350 milioni di sterline nel 2020 e ora controlla interamente la società (>50% di partecipazione).

Ebury ha sedi in oltre 24 Paesi e può quindi essere annoverata tra i grandi operatori internazionali. Come molti altri fornitori nel mondo delle valute, Ebury ha sede nel Regno Unito. L’azienda fornisce IBAN, soluzioni di copertura e pagamenti internazionali. Nonostante Ebury si vanti di essere un pioniere del cambio, non è possibile trovare alcuna trasparenza sui prezzi.

Ebury si concentra su aziende con un’esposizione ai cambi medio-alta.

8. Wise – in cima alla lista per i liberi professionisti

Wise, ex Transferwise, ha le sue radici anche nel Regno Unito ed è cresciuta con gli espatriati alla ricerca di un modo economico per inviare denaro in patria.
L’obiettivo principale di Wise è il trasferimento di pagamenti in valuta estera. Grazie ai suoi processi semplici, la soluzione gode di una crescente popolarità tra i liberi professionisti. Con oltre 150 valute, Wise copre la più ampia gamma di valute negoziabili.

I ricarichi sui tassi di cambio con Wise dipendono dal volume, ma sono relativamente alti per una neo-banca e anche nel caso migliore non sono mai inferiori allo 0,4% (EUR/CHF).

9. Banche tradizionali – manuali e poco trasparenti

Infine, ma non per questo meno importante, le PMI possono ovviamente effettuare le loro transazioni in valuta estera anche attraverso la buona vecchia banca. Ciò che va assolutamente evitato è l’emissione di pagamenti in valuta estera tramite il conto in euro: i tassi di cambio applicati sono esorbitanti e una maggiorazione del margine tra il 2% e il 3% è molto comune.

I processi della maggior parte delle banche sono ancora piuttosto manuali e poco flessibili, e le commissioni sono spesso poco trasparenti. Inoltre, non è raro che le operazioni di cambio presso le banche vengono ancora effettuate al telefono. Purtroppo sono poche le banche che offrono soluzioni digitali per il trading in valuta estera per le piccole e medie imprese e, se lo fanno, di solito richiedono un fatturato minimo annuo elevato.

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Dal 2015, amnis facilita i pagamenti globali e le transazioni in valuta estera d’imprese: amnis è la soluzione di pagamento globale più semplice, conveniente e veloce per le PMI sul mercato.

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